Sony RX100 V.
COSA PRENDE DALLA RX100 VI
- Vediamo allora come è fatta la Sony RX100 VA. Mantiene sensore e ottica (24-70 mm equivalenti) della Sony RX100 V, mentre dalla nuova Sony RX100 VI (che ha un 24-200 mm) prende il processore – che porta con sé maggiore efficienza nelle operazioni e quindi velocità della macchina. Per esempio per quello che riguarda Eye AF, la messa a fuoco sull'occhio del soggetto, e il Subject Tracking, l'AF ad inseguimento del soggetto.
PROGRESSI NEL MENU E ALTRI UPDATE
- Nella Sony RX100 VA cambia anche il firmware, aggiornato sulle orme della RX100 VI. Così migliora anche il l'interfaccia del menu, ridisegnato rispetto a quello della RX100 V, in particolare con l'aggiunta di una scheda “My menu”. Ci sono altri miglioramenti, come la ripresa video 4K, più opzioni per l'esposizione su area spot e per il bilanciamento del bianco, più spazio nella memoria buffer, che passa da 150 a 230 foto.
COSA NON HA
- Invece dalla Sony RX100 VI la Sony RX100 VA non prende né il touchscreen né il nuovo mirino elettronico One Touch. E poi non è più compatibile con Play Memories Camera Apps, il programma Sony che permette di aggiungere funzioni alla fotocamera.
RX100 V, ultima evoluzione della fortunata serie di compatte prosumer. Questa mantiene il sensore "stacked" da 1" con DRAM dedicata ma ottiene un nuovo processore destinato all'AF, che promette di essere il più veloce della sua categoria con soli 0.05 secondi di reazione. Questo ha inoltre 315 punti a rilevamento di fase, con una copertura di oltre il 65% del frame e registra fino a 24 scatti al secondo, con un otturatore elettronico che raggiunge 1/32000 (e possiede funzionalità anti-distorsione). Ottimo il comparto video, con 4K e slow-motion (a risoluzioni inferiori) fino a 500fps, senza dimenticare gli immancabili profili flat. L'obiettivo è il tradizionale 24-70mm f/1,8-2,8 e non cambiamento neanche il mirino a scomparsa e il display articolato.